La trasformazione avvenuta nella società italiana è ben fotografata dai dati che puntualmente arrivano dall’Istat, l’Istituto di statistica nazionale, e dal ministero della Giustizia.
Da anni il nostro Paese registra un calo dei matrimoni: dal 1995 quando vi erano stati 290mila matrimoni, nel 2013 si è scesi per la prima volta sotto la “barriera” dei 200mila (per la precisione; 194.057 nel 2013), discesa che si è confermata anche nell’anno 2014, quando i matrimoni celebrati sono stati 189.765.
Ma le rilevazioni 2015 hanno sorpreso con un aumento dei matrimoni, circa 4600 in più rispetto al 2014. Si tratta dell’aumento annuo più consistente dal 2008. Nel 2008-2014 i matrimoni sono diminuiti in media al ritmo di quasi 10.000 all’anno. Ora bisognerà vedere se è solo una fase passeggera, se è la voglia di tornare a fare coppia in modo stabile o se è effetto della maggior facilità di divorziare, effetto che pare confermato dall’aumento nel 2015 delle seconde nozze (quasi 3000 in più rispetto al 2014, il 17% del totale).