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Affidamento condiviso: i figli restano in casa, si alternano i genitori

Il Tribunale di Castrovillari ha seguito di poco un provvedimento analogo del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, disponendo in sede presidenziale del giudizio di separazione un affidamento condiviso temporalmente paritetico (https://www.studiofronzonidemattia.it/collocamento-dei-figli-minori-rimangono-presso-la-casa-coniugale-genitori-si-spostano-alternativamente/).

Il Presidente, infatti, in accoglimento della richiesta del padre, ha stabilito che il figlio rimanessero stabilmente nella casa familiare, dovendo i genitori alternarsi nella coabitazione con il minore, soggiornandovi a turno.

Pur dando atto che si tratta di una soluzione inusuale di affidamento condiviso, il Tribunale l’ha comunque ritenuta meritevole di accoglimento in quanto idonea, da un lato, a garantire una maggiore stabilità per il figlio e, dall’altro, ad assicurare che il minore mantenga un rapporto equilibrato con entrambi i genitori, evitando che uno di essi acquisti una posizione di prevalenza rispetto all’altro.

Si è precisato, altresì, che nel caso di specie, non vi sarebbe stata alcuna controindicazione nemmeno sotto il profilo logistico, poiché i genitori vivevano e lavoravano nella medesima città in cui è situata la casa familiare, di proprietà del padre.

Dal momento che il tempo di permanenza e coabitazione con il figlio era paritetico tra i genitori (peraltro entrambi con una stabile e buona situazione lavorativa: la madre imprenditrice agricola ed il padre notaio), il Tribunale di Castrovillari ha altresì ritenuto che nessuno dei due dovesse versare un assegno all’altro per il mantenimento ordinario del minore. Sono state regolate solamente le spese straordinarie e sanitarie, suddivise espressamente tra i genitori in pari misura ciascuno.

Tribunale di Castrovillari, 23.06.2017

Tribunale di Castrovillari, 23.06.2017