La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 18682 depositata in data 09.09.2020, è stata chiamata a pronunciarsi in ordine all’individuazione del giudice tutelare territorialmente competente a decidere il ricorso avverso nomina dell’amministratore di sostegno quando il beneficiario ha dimora in un luogo diverso da quello di residenza.
Nel caso di specie, la Corte di Appello di Ancona, confermando la sentenza di primo grado, ha dichiarato la competenza territoriale del Tribunale di Fermo, rigettando il reclamo proposto dalla figlia della beneficiaria dell’amministrazione di sostegno, la quale aveva eccepito l’incompetenza del giudice tutelare dovuta allo spostamento di dimora della madre a Roma da oltre un anno.
La figlia ha, dunque, proposto ricorso per Cassazione ai sensi dell’art. 43 c.p.c., sottolineando l’inequivocabile volontà della madre di trasferire stabilmente la sua residenza effettiva a Roma.
La Suprema Corte, dando continuità ad un pacifico orientamento, ha affermato che “in tema di amministrazione di sostegno, la competenza territoriale si radica con riferimento alla dimora abituale del beneficiario e non alla sua residenza, in considerazione della necessità che egli interloquisca con il giudice tutelare, il quale deve tener conto, nella maniera più efficace e diretta, dei suoi bisogni e richieste, anche successivamente alla nomina dell’amministratore”.
Alla luce delle risultanze probatorie, la Corte ha evidenziato come il trasferimento della madre fosse stato fortemente voluto dalla ricorrente, per mero interesse economico, influenzando la menomata condizione volitiva del soggetto amministrato.
In ragione di ciò, pur considerata la lunga permanenza della donna in una città differente da quella di residenza, la Corte non ha ritenuto che ciò si traducesse in una scelta definitiva e stabile della dimora effettiva.
Pertanto, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dalla figlia e dichiarato la competenza territoriale del giudice tutelare del Tribunale di Fermo.
Corte di Cassazione, 09.09.2020, n. 18682
Cassazione Civile, 09.09.2020, n. 18682