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Addebito al marito che si fotografa con un’altra

L’addebito della separazione a carico del marito può essere fondato sulla produzione fotografica ritraente l’uomo in atteggiamenti intimi con un’altra donna tali da far presumere, secondo l’esperienza comune ed il sentire sociale, l’esistenza tra i due di una relazione extraconiugale.

Tale principio è stato affermato dalla Corte di Cassazione, la quale ha dato ragione ad una moglie che aveva prodotto in atti documentazione fotografica che, in prime cure ed in grado di appello, erano state considerate rivelatrici di una relazione extraconiugale da parte del marito, così da giustificare l’addebito della separazione a carico dello stesso per inadempimento dell’obbligo di fedeltà.

L’uomo ha presentato ricorso in Cassazione, lamentando un errato apprezzamento da parte della Corte d’Appello della produzione fotografica che – a so dire – lo avrebbe ritratto “vicino ad un’altra donna in un atteggiamento puramente amicale”.

Nel decidere il ricorso, la Suprema Corte, da un lato, ha ritenuto congruo il giudizio di fatto operato dalla Corte d’Appello circa la documentazione fotografica in atti e, dall’altro lato, ha evidenziato come l’impugnazione proposta dal marito fosse unicamente volta ad una rivalutazione delle circostanze di fatto del processo, estranea ai compiti della Suprema Corte, con conseguente inammissibilità della stessa.

Cassazione Civile, 24.02.2020, n. 4899

Cassazione Civile, 24-02-2020, n. 4899