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Il mutamento della giurisprudenza non basta per la revoca dell’assegno divorzile

In tema di revisione dell’assegno divorzile, ai sensi dell’art. 9 della legge n. 898 del 1970, il mutamento sopravvenuto delle condizioni patrimoniali delle parti attiene agli elementi di fatto e rappresenta il presupposto necessario che deve essere accertato dal giudice perché possa procedersi al giudizio di revisione dell’assegno, da rendersi, poi, in applicazione dei principi […]

Il figlio maggiorenne precario va mantenuto

La Corte d’appello di Bologna si è nuovamente pronunciata sull’annosa questione circa il riconoscimento del diritto del figlio maggiorenne non indipendente economicamente di essere mantenuto. Nel caso di specie, una figlia aveva proposto reclamo avverso la pronuncia del Tribunale di Bologna che aveva revocato in capo alla madre l’obbligo di corrisponderle un contributo al mantenimento […]

Cacciato l’inquilino per comportamenti molesti verso i vicini

Il comportamento del conduttore che provoca molestie agli altri inquilini dello stabile rileva ai fini della risoluzione del contratto di locazione. E’ quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, in una recente sentenza, che riguardava un caso di condotte poste in essere da una conduttrice che aveva molestato per lungo tempo i vicini di casa con […]

Niente assegno all’ex moglie se convive con un altro

Qualora vengano giudizialmente accertati i connotati di stabilità e continuità della convivenza more uxorio tra l’ex moglie e il suo nuovo compagno tali da integrare la cd. famiglia di fatto, il giudice deve revocare l’assegno divorzile a favore della donna. La Suprema Corte, con ordinanza n. 22604 depositata in data 16.10.2020, ha stabilito questo principio […]

Responsabili gli amministratori che espongono la società a maggiori debiti

Deve riconoscersi conforme al diritto la decisione di merito che, con riferimento all’azione di responsabilità promossa dal curatore a norma dell’art. 146, comma 2, I. fall., quantifichi il danno avendo riguardo all’accertata colpevole dispersione di elementi dell’attivo patrimoniale da parte degli amministratori, oltre che al colpevole protrarsi di un’attività produttiva implicante l’assunzione di maggiori debiti […]

Il diritto della madre all’anonimato cessa con la sua morte

Venendo meno per effetto della morte della madre l’esigenza di tutela dei diritti alla vita ed alla salute, fondamentali nella scelta dell’anonimato, non vi sono più elementi ostativi non soltanto per la conoscenza del rapporto di filiazione, ma anche per la proposizione dell’azione volta all’accertamento dello status di figlio naturale ex art. 269 c.p.c. La […]

L’affitto di azienda comporta la perdita della qualità di imprenditore

Ai fini della dichiarazione di fallimento dell’imprenditore commerciale, l’affitto di azienda comporta, di regola, la cessazione della qualità di imprenditore, salvo l’accertamento in fatto che l’attività d’impresa sia, invece, proseguita in concreto, non essendo sufficiente affermare la compatibilità tra affitto di azienda e prosecuzione dell’impresa, la quale va invece positivamente accertata dal giudice di merito. […]

Il coniuge superstite ha diritto di abitazione anche se non è erede

Con una recente sentenza il Tribunale di Palermo ha precisato che il diritto di abitazione ex art. 540 c.c. sulla casa familiare non è subordinato alla qualità di erede del coniuge superstite. Nella specie, un marito era stato citato in giudizio affinché fosse dichiarato non spettante allo stesso il diritto di abitazione sulla casa coniugale […]

Il Tribunale fallimentare non attrae ogni azione del fallito

La Suprema Corte, con sentenza n. 21009 depositata in data 02.10.2020, si è pronunciata sul tema dell’individuazione del giudice competente a tutelare i diritti di credito vantati dal fallito nei riguardi di terzi quando tali diritti siano preesistenti al fallimento, stabilendo che non sono attratte nella sfera di competenza del Tribunale fallimentare tutte le azioni […]

Divorzio: la moglie depressa va mantenuta

La Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sulle condizioni che giustificano l’assegno divorzile a favore del coniuge che dichiara di non poter provvedere al suo mantenimento. Nel caso di specie, una ex moglie aveva proposto reclamo avverso la sentenza del Tribunale di Torino che non le aveva riconosciuto un assegno divorzile, in quanto la […]