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Non bastano i redditi del padre per aumentare il mantenimento ai figli

Ai fini della quantificazione dell’assegno di mantenimento per la prole, ai sensi dell’art. 147 c.c. deve condursi una indagine comparativa della situazione reddituale ed economica dei genitori e deve aversi riguardo anche ad ulteriori indici dalla legge specificamente individuati. La Corte di Cassazione ha dettato, in sostanza, le linee guida per quantificare gli assegni di […]

La casa familiare va al genitore collocatario dei figli

La casa familiare spetta al genitore presso il quale vengono prevalentemente collocati i figli, e ciò a prescindere dal fatto che l’immobile sia di proprietà comune dei coniugi. La Cassazione ha ribadito il granitico indirizzo sopra citato, decidendo un caso in ordine al ricorso avverso la sentenza della Corte d’Appello con la quale era stata […]

Il decreto ingiuntivo è dichiarato inefficace solo se non notificato

L’inefficacia del decreto ingiuntivo può essere dichiarata ai sensi dell’art. 188 disp. att. c.p.c. solo con riferimento a decreti non notificati o la cui notifica sia giuridicamente inesistente. Lo ha precisato la Corte di Cassazione, pronunciandosi sul ricorso promosso avverso il provvedimento con il quale il Tribunale di Massa aveva dichiarato l’inefficacia di un decreto […]

Non costituisce assegno divorzile l’obbligo di pagare le spese abitative al coniuge che rinuncia alla casa familiare

Non rientra nel contenuto dell’assegno divorzile – e non è dunque qualificabile come tale – l’obbligo di corrispondere all’ex coniuge una somma di denaro per provvedere alle necessità abitative dei figli non economicamente indipendenti qualora lo stesso rinunci all’assegnazione della casa familiare. La Cassazione ha chiarito quanto sopra decidendo un caso in cui due coniugi […]

Revocatoria ordinaria: il terzo deve conoscere i debiti ulteriori del suo dante causa

Con l’ordinanza n. 23326/18 depositata nei giorni scorsi, la Cassazione è tornata ad esprimersi in merito ai requisiti dell’azione revocatoria ordinaria, ribadendo che, nei casi in cui l’atto di disposizione sia successivo al sorgere del credito, presupposto per l’esercizio dell’azione revocatoria ordinaria è la conoscenza da parte del debitore del pregiudizio delle ragioni creditorie, nonché, […]