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Separazione: addebito al coniuge che abbandona la casa coniugale

Il volontario abbandono del domicilio coniugale è causa di per sé sufficiente di addebito della separazione, in quanto porta all’impossibilità della convivenza, salvo che si provi che esso è stato determinato dal comportamento dell’altro coniuge. La Corte di Cassazione ha recentemente ribadito detto principio in tema di addebito della separazione in una vicenda in cui […]

Divorzio: ammessi nuovi mezzi di prova in appello

Nel giudizio divorzile in appello è ammissibile l’acquisizione di nuovi mezzi di prova, ivi compresi documenti, a condizione che sia assicurato un pieno e completo contraddittorio tra le parti. E’ questo il principio di diritto enunciato dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27234 del 30.11.2020, in una causa di scioglimento del matrimonio. Nella […]

L’alcolismo è motivo di addebito della separazione

La separazione giudiziale va addebitata al coniuge affetto da alcolismo laddove egli sia venuto meno ai doveri di lealtà e di condivisione del progetto di vita in comune, a mezzo di condotte causalmente rilevanti rispetto alla intollerabilità della convivenza, in quanto lesive della fiducia reciproca che deve caratterizzare il vincolo matrimoniale. Lo ha affermato il […]

Perdura il mantenimento del figlio anche se si sposa

Il matrimonio del figlio maggiorenne, già destinatario del contributo al mantenimento a carico di ciascuno dei genitori, determina l’automatica cessazione del contributo solo se la costituzione del nuovo nucleo familiare esclude la necessità di mezzi di sostegno adeguati per vivere, in quanto produce un mutamento sostanziale della precedente condizione di vita degli sposi. E’ questo […]

Il mutamento della giurisprudenza non basta per la revoca dell’assegno divorzile

In tema di revisione dell’assegno divorzile, ai sensi dell’art. 9 della legge n. 898 del 1970, il mutamento sopravvenuto delle condizioni patrimoniali delle parti attiene agli elementi di fatto e rappresenta il presupposto necessario che deve essere accertato dal giudice perché possa procedersi al giudizio di revisione dell’assegno, da rendersi, poi, in applicazione dei principi […]

Il figlio maggiorenne precario va mantenuto

La Corte d’appello di Bologna si è nuovamente pronunciata sull’annosa questione circa il riconoscimento del diritto del figlio maggiorenne non indipendente economicamente di essere mantenuto. Nel caso di specie, una figlia aveva proposto reclamo avverso la pronuncia del Tribunale di Bologna che aveva revocato in capo alla madre l’obbligo di corrisponderle un contributo al mantenimento […]

Niente assegno all’ex moglie se convive con un altro

Qualora vengano giudizialmente accertati i connotati di stabilità e continuità della convivenza more uxorio tra l’ex moglie e il suo nuovo compagno tali da integrare la cd. famiglia di fatto, il giudice deve revocare l’assegno divorzile a favore della donna. La Suprema Corte, con ordinanza n. 22604 depositata in data 16.10.2020, ha stabilito questo principio […]

Il diritto della madre all’anonimato cessa con la sua morte

Venendo meno per effetto della morte della madre l’esigenza di tutela dei diritti alla vita ed alla salute, fondamentali nella scelta dell’anonimato, non vi sono più elementi ostativi non soltanto per la conoscenza del rapporto di filiazione, ma anche per la proposizione dell’azione volta all’accertamento dello status di figlio naturale ex art. 269 c.p.c. La […]

Il coniuge superstite ha diritto di abitazione anche se non è erede

Con una recente sentenza il Tribunale di Palermo ha precisato che il diritto di abitazione ex art. 540 c.c. sulla casa familiare non è subordinato alla qualità di erede del coniuge superstite. Nella specie, un marito era stato citato in giudizio affinché fosse dichiarato non spettante allo stesso il diritto di abitazione sulla casa coniugale […]