L’ordinamento italiano prevede che il consenso per il trattamento dei dati personali del minore di quattordici anni debba essere prestato da chi esercita la responsabilità genitoriale; pertanto i nuovi compagni degli ex coniugi non possono pubblicare, senza il consenso dei genitori, le foto dei figli minori.
Facendo applicazione di tale principio, il Tribunale di Rieti ha accolto il ricorso di una madre che chiedeva la rimozione dai social network delle foto retraenti i proprio figli pubblicate dalla nuova campagna dell’ex marito che, non curante dei plurimi solleciti ricevuti, aveva continuato a postare le immagini dei minori.
Nella specifica fattispecie, in sede di divorzio gli ex coniugi avevano inserito nel ricorso una clausola espressa contenente il divieto a terze persone di pubblicare le foto dei figli, salvo accordo congiunto dei genitori.
A fronte del persistente comportamento della nuova compagna, l’adito Tribunale di Rieti ha, in primo luogo, rilevato la fondatezza della pretesa della madre essendo solo i genitori autorizzati al trattamento dei dati personali del figlio minore di anni quattordici.
In secondo luogo ha evidenziato che “l’inserimento di foto di minori sui social network deve considerarsi una attività in sé pregiudizievole in ragione delle caratteristiche proprie della rete internet che consente la diffusione di dati personali e di immagini ad alta rapidità, rendendo difficoltose ed inefficaci le forme di controllo dei flussi informativi”.
A detta del Tribunale, dunque, il pregiudizio per il minore è insito nella diffusione della sua foto sul web, poiché l’immagine potrebbe potenzialmente essere salvata, modificata ed utilizzata nel mercato della pedopornografica.
Il Tribunale di Rieti ha dunque ordinato la rimozione di tutte le immagini ritraenti i figli minori pubblicate dalla nuova compagna, determinando in € 50,00 la somma dovuta da quest’ultima per ogni giorno di ritardo nella rimozione.
Tribunale di Rieti, 07.03.2019
Tribunale di Rieti, 07-03-2019