Il padre che riconosce il figlio dopo qualche anno dalla sua nascita ha tutto il diritto di costruire con lui una relazione intensa ed equilibrata e di inserirsi a pieno titolo nella vita del piccolo.
Nonostante la tenera età del figlio dunque devono essergli riservati tempi esclusivi di frequentazione del minore senza la presenza della madre, gradualmente estesi anche ai pernottamenti.
È necessario infatti garantire che i figli minori sviluppino dei legami equilibrati con entrambi i genitori così avallando il superamento della visione tradizionale che individua nella madre, a prescindere, l’unica figura in grado di accudire adeguatamente i figli.
Nel caso di specie, il padre aveva riconosciuto il figlio dopo oltre tre anni dalla sua nascita e lo aveva incontrato per la prima volta quando il piccolo aveva compiuto quasi quattro anni.
Il Tribunale di Catanzaro, con la sentenza 27 luglio 2017, ha deciso di non dare alcun seguito alle richieste della donna di partecipare attivamente a tutti gli incontri padre/figlio, ma, piuttosto, ha accolto il programma di visite proposto dall’uomo, che prevedeva la progressiva estensione dei tempi di permanenza del figlio presso il padre, prevedendo il graduale inserimento dei pernottamenti per permettere al piccolo di abituarsi alla presenza del padre.
Tribunale di Catanzaro, 27 luglio 2017