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Poca voglia di lavorare e un nuovo compagno. Niente assegno di divorzio

Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1, ordinanza 9 maggio – 12 luglio 2016,
Presidente Ragonesi – Relatore Bisogni

I Giudici del Tribunale riconoscono alla donna «il diritto a un assegno divorzile di 250 euro mensili».
In appello, si esamina «la situazione economica» dei due ex coniugi e la posizione assunta dalla donna che, come sostenuto dall’ex marito, si è rifiutata di «utilizzare sul mercato del lavoro le proprie capacità professionali».
Poi i Giudici pongono in rilievo anche «la convivenza stabile» della donna «con un nuovo partner».
Secondo gli Ermellini non vi sono, in sostanza, «le condizioni» per riconoscere alla donna «il diritto all’assegno divorzile»: mancano elementi sufficienti per desumere «una situazione di non autonomia reddituale» della donna che non pare avere a disposizione «mezzi economici» così esigui da «impedirle di procurarsi da sola un tenore di vita tendenzialmente analogo a quello goduto nel corso del matrimonio».