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Le chat provano il tradimento se non contestate in modo specifico

Il giudice può ritenere accertata l’infedeltà coniugale, e per l’effetto pronunciare l’addebito della separazione, sulla base di chat e messaggi, qualora gli stessi non vengano disconosciuti in modo circostanziato ed esplicito, mediante allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra realtà fattuale e realtà risultante dalle riproduzioni informatiche. Così la Corte di Cassazione ha recentemente […]

Il tradimento sospetto comporta l’addebito della separazione

La Corte di Cassazione si è di recente espressa in tema di infedeltà coniugale, affermando che anche il solo sospetto di una relazione extraconiugale, che non si sostanzi concretamente in adulterio, può giustificare l’addebito della separazione. Nel caso all’attenzione della Corte, il Tribunale di Tivoli aveva pronunciato la separazione personale dei coniugi addebitandola al marito […]

Risarcisce il danno alla moglie il marito che racconta in giro il tradimento di lei

Se il marito lede la reputazione della moglie, raccontando una presunta relazione extraconiugale dalla stessa intrattenuta, è obbligato a risarcirle il danno morale arrecatole sulla base di un paramento oggettivo, indipendentemente dalle condizioni economiche del danneggiante. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, rigettando il ricorso di un uomo che era stato condannato alla corresponsione […]

Le e-mail dell’amante sono prova del tradimento

I messaggi di posta elettronica, assieme a foto e relazione investigativa, provano che la donna ha avuto durante il matrimonio una relazione sentimentale con un altro uomo. La Corte ribadisce il consolidato principio secondo cui, ai fini dell’addebito della separazione, l’inosservanza dell’obbligo di fedeltà coniugale rappresenta una violazione particolarmente grave, la quale, determinando normalmente l’intollerabilità […]

Ex moglie adultera? Il padre può chiedere il disconoscimento di paternità della figlia

La Corte di Cassazione conferma il suo consolidato orientamento secondo il quale, il termine di decadenza per l’esercizio dell’azione di disconoscimento di paternità avanzato dal padre è correlato alla scoperta in maniera certa dell’adulterio della moglie. In particolare, la Corte ha ribadito il principio secondo il quale «la scoperta dell’adulterio, commesso all’epoca del concepimento, va […]